attività della Delegazione Locale di Roma San Marco
21 gennaio 2023
Basilica Papale di San Paolo "fuori le mura"
Il
21 gennaio scorso si è tenuto, presso la Basilica Papale di San
Paolo “fuori le mura”, il primo incontro del 2023 della
Delegazione Locale Roma San Marco.
All’appuntamento,
organizzato dal Delegato Grand’Ufficiale Marco Maria Frontoni in
sintonia con il Priore Monsignor Silvano Rossi, hanno partecipato,
nonostante il rigido freddo della mattinata, numerosi Dame e
Cavalieri della Delegazione, tra i quali il Cerimoniere dell’Ordine
ed il Cancelliere della Luogotenenza per l’Italia Centrale,
unitamente ad Aspiranti ed Amici interessati al percorso di
formazione spirituale che si vive frequentando l’Ordine.
L’incontro
ha avuto inizio, guidati dalla dott.ssa Susanna Falabella, con la
visita della Basilica – patrimonio dell’umanità dell’UNESCO
dal 1980 - che sorge lungo la via Ostiense, sul luogo di sepoltura
dell’Apostolo Paolo, martirizzato e decapitato durante la
persecuzione neroniana nell’anno 67 d.C. nel vicino sito “Ad
Aquas Salvias”
(poi denominato “Alle Tre Fontane”).
Attorno al sarcofago
dell’Apostolo fu edificata una prima Basilica paleocristiana ad
opera dell’Imperatore Costantino, successivamente ampliata
dall’Imperatore Teodosio ed infine completata dall’Imperatore
Onorio nel 395 d.C.
Restata pressochè immutata nel suo impianto
originario, essa venne quasi completamente distrutta da un gravissimo
incendio scoppiato per cause accidentali in una notte del luglio
1823, che risparmiò poche parti della struttura (l’abside
con il mosaico monumentale voluto da Papa Onorio III, l’arco
trionfale con il mosaico voluto da Galla Placidia, il ciborio di
Arnolfo di Cambio, il candelabro del Cero Pasquale ed il chiostro dei
Vassalletto).
La
Basilica fu prontamente ricostruita nelle attuali forme neoclassiche
con il generoso concorso di tutte le Confessioni cristiane ed anche
di Sovrani appartenenti ad altre fedi religiose, a dimostrazione
dell’afflato interreligioso trasversale che si raccoglie da sempre
attorno alla Tomba dell’Apostolo delle Genti, e fu consacrata dal
Beato Papa Pio IX il 10 dicembre 1854 alla presenza di un gran numero
di Cardinali e Vescovi giunti a Roma da tutto il mondo per la
proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione.
La
Comunità abbaziale Benedettina alla quale, fin dall’VIII sec., è
affidata la cura della liturgia e della lampada votiva sulla tomba
dell’Apostolo è coerentemente caratterizzata da una particolare
vocazione ecumenica che viene sottolineata il 25 gennaio di ogni
anno, in occasione della Festa della Conversione di San Paolo
Apostolo, con una celebrazione alla presenza del Santo Padre e dei
rappresentanti di tutte le altre Confessioni per la chiusura della
settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani.
Al
termine della visita è seguita la Santa Messa nella Cappella di
Santo Stefano, concelebrata da Monsignor Silvano Rossi (nel
44° Anniversario della sua Ordinazione) e
da Monsignor Adriano Paccanelli, nel corso della quale il nostro
Priore ha sviluppato l’Omelia sulla “paternità
e maternità”
di Dio, sottolineata nella stessa Bibbia, che mai abbandona i suoi
figli ed alle quali ciascuna creatura è libera di rispondere.
I
Martiri hanno risposto nel massimo grado di Fede ed Amore filiale,
tra di essi sono Santo Stefano proto-martire, San Paolo, la
giovanissima Sant’Agnese, della quale proprio il 21 gennaio ricorre
la Memoria liturgica.
Al
termine della Santa Messa si è tenuta, in un clima di allegra
amicizia, la conviviale presso il punto di ristoro interno al
complesso della Basilica Papale durante la quale è stata firmata da
tutti i partecipanti una copia del calendario 2023 della Luogotenenza
per l’Italia Centrale che, anche nei prossimi incontri, sarà
firmata da chi non lo ha già fatto quale simbolo tangibile della
fratellanza tra Consorelle, Confratelli, Aspiranti ed Amici
partecipanti alle attività del 2023 della Delegazione.
26 novembre 2022
Chiesa di San Salvatore in Lauro
Il 26 novembre scorso si
è svolto, nella suggestiva Chiesa di San Salvatore in Lauro,
l’incontro di novembre della Delegazione Locale Roma San Marco.
La Chiesa di San
Salvatore in Lauro, ubicata nei pressi della via dei Coronari, dal
XVII secolo è considerata Santuario della Madonna di Loreto in Roma
e, per tale specifica ragione, da secoli affidata alle cure del Pio
Sodalizio dei Piceni. La Chiesa, inoltre, dal 2007 è divenuta anche
il principale centro di diffusione della spiritualità di San Padre
Pio in Roma, ne ha ospitato la reliquia insigne del corpo in
occasione della traslazione nella vicina Basilica di San Pietro per
l’Anno Santo straordinario della Misericordia 2016 e conserva
stabilmente alcune reliquie delle vesti del venerato Santo
Cappuccino. Nella Chiesa, inoltre, sono custodite alcune reliquie di
San Giuda Taddeo, di San Josemaría Escrivá de Balaguer e dei
paramenti liturgici di San Giovanni Paolo II.
In apertura dell’incontro
il Parroco ha accolto le Autorità dell'Ordine presenti – il
Cancelliere di Luogotenenza, il Preside della Sezione Roma, Il
Delegato Locale di S. Marco, il Priore di Delegazione - in una sala e
nel corso dell'amabile colloquio ha condiviso ed elogiato le
importanti iniziative dell'Ordine invitando i membri a partecipare
alla cerimonia del 9 dicembre 2022 celebrata da S.E. Mons. Peña
Parra.
Successivamente il
Delegato Locale, Grand’Ufficiale Marco Maria Frontoni, dopo aver
salutato e ringraziato le Autorità dell’Ordine, le Dame, i
Cavalieri, gli Aspiranti e gli Amici presenti, ha rivolto un sentito
ringraziamento al Parroco Monsignor Pietro Bongiovanni per
l’ospitalità offerta, sottolineando la particolare affezione e
venerazione dei Cavalieri e Dame dell’Ordine per la Beata Vergine
Maria onorata, presso questo Santuario, con il titolo lauretano.
Infine, dopo aver ricordato il percorso di formazione spirituale e di
sviluppo della fraternità fin qui condiviso ha illustrato i prossimi
appuntamenti dell’Ordine e della Delegazione Locale che
coinvolgeranno le Dame ed i Cavalieri.
Dopo il cordiale
benvenuto da parte di Monsignor Pietro Bongiovanni ed un breve
intervento di saluto e di introduzione da parte del Preside della
Sezione Roma, è seguita la catechesi del Priore della Delegazione
Monsignor Silvano Rossi, incentrata sul ruolo storico e religioso
unico di Gerusalemme, Città Santa per tutte e tre le grandi Fedi
monoteistiche che discendono dal comune Padre Abramo, sottolineando
che solo convivendo in un clima di fraternità e di reale impegno a
costruire stabili condizioni di giustizia sociale per tutte le etnie
là insediate si può trovare l’equilibrio necessario della Pace.
Pace che costituisce il bene più prezioso da coltivare tra gli
uomini e che è il significato più recondito del nome biblico stesso
di Gerusalemme, che è “visione” del Regno di Dio sulla
terra. Monsignor Silvano Rossi ha invitato i Cavalieri e Dame
dell’Ordine a far proprio questo impegno, collaborando ciascuno per
quanto è in suo potere per realizzare questa missione salvifica, che
rende l’appartenenza all’Ordine testimonianza viva e costruttiva
del nostro Credo Cristiano.
Monsignor Silvano Rossi
ha quindi celebrato la Santa Messa al termine della quale i presenti
si sono raccolti ai piedi della Sacra statua lignea della Beata
Vergine lauretana.
A conclusione
dell’incontro si è tenuta infine la conviviale presso un
accogliente ristorante della zona.
15 ottobre 2022
Chiesa di San Gregorio al Celio
Il 15 ottobre 2022 si è svolto, nella incantevole cornice della Chiesa di San Gregorio al Celio annessa al Monastero dei Camaldolesi, l’incontro di ottobre della Delegazione Locale Roma San Marco, con una folta presenza di Cavalieri e Dame, ai quali si sono uniti anche alcuni aspiranti ammittendi, desiderosi di cominciare a frequentare le attività dell’Ordine.
Nell’introdurre la giornata il Delegato, Grand’Ufficiale Marco Maria Frontoni, dopo aver salutato e ringraziato il Preside della Sezione Roma Cavaliere di Gran Croce Lorenzo de Notaristefani, il Cancelliere della Luogotenenza per l’Italia Centrale Grand’Ufficiale Stefano Petrillo, la Delegata di Roma San Giovanni Dama di Commenda con placca Daniela Forniti, le Dame ed i Cavalieri presenti ha voluto sottolineare la particolare valenza della “Delegazione” quale primo ambito organizzativo territoriale dell’Ordine, quasi una “casa” nella quale i Confratelli e le Consorelle possano incontrarsi, sviluppare un dialogo fraterno e relazioni di amicizia, godere di interessanti occasioni culturali, ma soprattutto vivere insieme preziosi momenti di crescita della Fede personale.
E’ seguita, con la guida della dott.ssa Susanna Falabella, la visita della celeberrima Chiesa le cui origini risalgono alla edificazione, nel VI sec., del primitivo piccolo Monastero e della Chiesa di Sant’Andrea ad opera di Gregorio, il quale si ritirò qui in preghiera divenendo monaco benedettino. Divenuto Papa con il nome di Gregorio I (poi canonizzato, dichiarato Magno e Dottore della Chiesa), egli fece del luogo il centro dell’attività caritativa della Roma del tempo, la cui specifica vocazione di servizio ai poveri è restata inalterata nei secoli ed ancor oggi è testimoniata dal limitrofo Istituto delle Suore Missionarie della Carità fondato da Santa Teresa di Calcutta. La visita è quindi proseguita negli adiacenti Oratori di Sant’Andrea, di Santa Barbara e di Santa Silvia, affrescati dal Reni, dal Domenichino e dal Pomarancio.
Molto toccante è stata la visita alla cella di Madre Teresa, ove la Santa abitava in occasione dei suoi soggiorni romani, consentitaci dalle Suore che vivono nel modesto Convento collocato dietro un piccolo portone del giardino. Ciascun partecipante ha così potuto entrare nell’umile stanzetta e sostare qualche istante in raccoglimento, per un colloquio del tutto personale con la grande Santa a tutti così cara e vicina.
Rientrati in Chiesa, il Priore della Delegazione Locale Mons. Silvano Rossi ha celebrato la Santa Messa, sviluppando una coinvolgente ed avvolgente Catechesi sulla paternità e maternità di Dio verso ognuno dei suoi figli, seguita da ciascuno con intima partecipazione, che ha costituto il fulcro portante della giornata.
Al termine della Celebrazione Eucaristica si è tenuta la conviviale nel complesso monastico, occasione di agape fraterna tra i partecipanti ed interscambio colloquiale, in un clima sereno e di fraterna amicizia.
Ha concluso la giornata il saluto dell’Economo del Monastero Padre Mario che, nel ringraziare la Delegazione Locale di aver voluto scegliere “San Gregorio al Celio” per l’occasione, ha brevemente illustrato il carisma della Congregazione Benedettina Camaldolese, fondata intorno all’anno 1000 da San Romualdo ed alla quale il Monastero venne affidato nel 1513, sottolineando come essa coniughi la dimensione della vita eremitica con quella cenobitica; ha infine ricordato come da qui Papa Gregorio I inviò nel 597 d.C. un gruppo di monaci con a capo Agostino, poi divenuto primo Arcivescovo di Canterbury, ad evangelizzare l’Inghilterra, da cui è maturato nei secoli a seguire un sentito legame tra il Monastero e la Chiesa Anglicana, e che ai giorni attuali si esprime anche nella particolare sensibilità ecumenica dell’insigne Luogo di Culto.