attività della Delegazione Locale di Roma San Luca
21 gennaio 2023
San Girolamo della Carità e Santa Maria in Vallicella
Nella
mattina di sabato 21 gennaio 2023 si è svolto il primo incontro del
nuovo anno della Delegazione di Roma San Giovanni unita alla
Delegazione di Roma San Luca.
I
partecipanti all’evento sono stati accolti dal Delegato Locale
Daniela Forniti e dai Priori, padre Pierre Paul e don Adriano
Furgoni, presso la meravigliosa chiesa di San Girolamo della Carità.
Gradita
è stata la prestigiosa presenza del Rettore emerito della Università
Roma Tre, il prof. arch. Mario Panizza e del Consigliere delle opere
di San Girolamo, l’ing. Luigi Dieli e
la consorte sig.ra Grazia.
L’incontro
è stato caratterizzato dall’intervento del Confratello avv. Fabio
Costa il quale, in un clima di affettuosa condivisione, ha narrato
con dovizia di particolari ai presenti la vita, gli aneddoti, i
miracoli e le tante curiosità sulla straordinaria figura di san
Filippo Neri.
La
narrazione del Confratello Fabio Costa ha avuto il suo apice
allorquando, lo stesso, ha descritto l'evoluzione architettonica
della prestigiosa cappella Spada, monumento edificato per
raccogliere le spoglie mortali di Bernardino Lorenzo Spada, Vescovo
di Calvi, e di Giovanni Spada, uditore generale di Papa Innocenzo IV,
nonché per rappresentare l’importanza ed il prestigio della
famiglia Spada a Roma, famiglia legata a San Filippo Neri, grazie a
Orazio e Virgilio Spada entrambi frequentatori dell’Oratorio di S.
Filippo. La cappella è stata realizzata dallo stesso Virgilio Spada,
appassionato di architettura e, probabilmente, dal Borromini, ma
l’attribuzione su quest’ultimo è dubbia. Il monumento è
considerato una delle massime espressioni della bellezza artistica
quale risultato di un connubio indissolubile che lega la fede
all'arte. La cappella racchiude in un unico elemento: vita terrena e
vita eterna. L’immagine della vergine è
posta, infatti, al centro della cappella, circondata da una corona
d'alloro in marmo verde antico e da una corona di foglie di palma in
marmo giallo. Dalla sacra icona si diramano strati di alabastro e
fasce intarsiate di marmo giallo su fondo rosso raffiguranti gigli,
stelle e spade, ovvero i simboli della citata famiglia.
La
prima parte dell'incontro si è conclusa con la visita ai piani
superiori del complesso ecclesiastico di San Girolamo dove è stato
possibile accedere alle stanze dove Filippo Neri, Santo dal cuore
immenso, ha esercitato per circa trentatré anni il suo ministero e
presso l’altare sormontato da un quadro raffigurante la Vergine
Maria dove san Filippo si intratteneva in contemplazione insieme a
figure rilevanti come sant’Ignazio de Loyola, san Camillo de Lellis
e san Carlo Borromeo.
Alle
ore 11.00, presso la vicina chiesa dello Spirito Santo dei
Napoletani, si è svolta la celebrazione della Santa Messa,
officiata da padre Rocco Camillò, Preposito della Congregazione
dell'Oratorio di san Filippo Neri, dal Priore della Sezione Roma don
Maurizio Piscolla e dal Priore don Adriano Furgoni. Il Priore padre
Pierre, all’organo, ha animato la liturgia.
Epilogo
dell’incontro è stata l'adiacente Chiesa di Santa Maria in
Vallicella, dal 1575 sede della Congregazione dell'Oratorio, con
la relativa visita alle stanze ove San Filippo Neri, grazie al suo
insegnamento, promosse innumerevoli attività. Un percorso intenso
attraverso reliquie, cimeli, opere d’arte, documenti e oggetti che
testimoniano lo spirito caritatevole e l’immenso amore verso il
prossimo di “Pippo Bono”, come affettuosamente veniva chiamato
dai romani del suo tempo.
Al
termine del percorso, cavalieri e dame si sono ritrovati presso la
cappella che custodisce le spoglie del Santo ove Padre Pierre Paul ha
recitato, nella commozione generale, la Litania di san Filippo Neri
con la concessione dell'indulgenza plenaria.
19 novembre 2022
Santuario di Santa Maria al Celsano, Madre della Consolazione
Nella
mattina di sabato 19 novembre 2022, presso il Santuario di Santa
Maria in Celsano, ubicato nello storico borgo medioevale di Santa
Maria di Galeria, sì è svolto l’incontro organizzato dalle
Delegazioni Locali di Roma San Giovanni e San Luca.
Ad
accogliere i partecipanti i rispettivi Delegati Locali, Daniela
Forniti e Marco Cardinali, e i Priori, padre Pierre Paul e don
Andriano Furgoni.
Al
termine dell'intervento dei Delegati, ha preso la parola il Rettore
del Santuario, don Roberto Leoni, il quale ha illustrato le
testimonianze di fede e le vicissitudini storiche di questo luogo
santo e dell’adiacente borgo, ormai disabitato da tempo.
Il
Santuario di Santa Maria in Celsano, Madre della Consolazione,
custodisce da secoli un’icona mariana di origine orientale
risalente al 1300 circa, portata da alcuni pellegrini che la deposero
su di un albero di gelso, da cui il termine “celsano”.
L’immagine,
che rappresenta la Vergine Maria nell’atto materno
dell’allattamento, fu ritenuta miracolosa dopo l’improvvisa
guarigione di un bambino gravemente malato. I fedeli chiesero che
l’icona venisse custodita presso la già esistente chiesa, che da
allora assunse il nome di Santa Maria in Celsano, sotto il cui altare
venne posta la radice del gelso sopra il quale l’immagine era stata
ritrovata.
Il
Rettore si è quindi soffermato sull’evoluzione architettonica
della chiesa. Il complesso, che sorge su quattro colonne di origine
paleocristiana, con il passaggio sotto il patronato degli Orsini di
Anguillara intorno alla metà del 1400, ha subito un notevole
ampliamento. L'attuale aspetto neogotico risale alla fine del 1800.
Don
Roberto, al termine della sua esposizione, ha voluto ricordare il
legame di questo Santuario alla Terra Santa in quanto la chiesa, non
solo custodisce la venerata reliquia di un frammento della Santa
Croce, ma conserva ai lati dell’icona della Vergine due lampade
votive, chiamateLampade
dell’Unità e della Pace, provenienti da Gerusalemme.
Don
Adriano Furgoni ha celebrato la Santa Messa resa solenne dai brani
eseguiti all’organo da padre Pierre Paul. La Celebrazione
Eucaristica si è conclusa con la concessione ai presenti, secondo la
liturgia prevista dal messale canonico, dell'indulgenza plenaria in
quanto presso l’altare maggiore è custodita la reliquia della
Santa Croce.
Successiva
alla Celebrazione, la suggestiva visita presso l’attiguo Museo
Storico del Santuario all’interno del quale si possono visionare
antichi manoscritti e opere d’arte che illustrano la storia e la
devozione del Santuario e del borgo circostante, oltre che
dell’antica Città di Galeria.
Annessi
al Museo la cripta della Chiesa, una cisterna di epoca romana, capace
di raccogliere oltre duecentomila litri d'acqua potabile, e un
discreto tracciato catacombale ricavato nel sottosuolo a oltre sette
metri di profondità, segno evidente della presenza e della memoria
di martiri cristiani.
21 maggio 2022
Abbazia Primiziale di Sant'Anselmo all'Aventino
Sabato, 21 maggio
si è svolto il primo incontro del 2022 della Delegazione Locale di Roma San Luca
nella suggestiva cornice del complesso abbaziale benedettino di Sant'Anselmo sull'Aventino.
L'incontro ha avuto inizio con una visita artistico-culturale guidata dal Rev.mo Abate Emerito di San Paolo fuori le Mura, P. Edmund Power, OSB, che, al termine del percorso, nella Sala del Capitolo, ha svolto una riflessione sulla spiritualità benedettina in relazione all'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, enucleando alcuni elementi che dovrebbero caratterizzare la spiritualità stessa dei Cavalieri e delle Dame: onore, umiltà, ascolto, attenzione verso l'altro chiunque esso sia.
Subito dopo ha preso la parola il nuovo Delegato, Gran Uff. dott. Marco Cardinali che ha illustrato le linee operative della Delegazione che si inseriscono pienamente nel solco della missione stessa del nostro Ordine e ha dato risalto alle recenti iniziative che la Luogotenenza per l'Italia Centrale sta mettendo in atto, con il contributo di tutti i suoi membri, a favore di progetti mirati e concreti che coinvolgono i cristiani di Terra Santa.
Il Priore di Delegazione Mons. Adriano Furgoni, ha poi guidato la preghiera liturgica dell'Ora Sesta accompagnandola con una meditazione sui salmi dell'Officio divino celebrato.
Il tutto si è concluso con una conviviale in cui le Dame e i Cavalieri delle Delegazione hanno potuto vivere un sereno momento di fraternità, il primo che li rivede insieme dopo la pausa forzata dovuta alla Pandemia.